I compiti evolutivi del giovane adulto

Tutti i ragazzi e le ragazze che hanno appena concluso l’arduo percorso dell’adolescenza si ritrovano ormai ventenni a dover decidere che pesci pigliare nella propria vita. Terminata l’era dei cambiamenti adolescenziali, il quadro è più o meno il seguente: il corpo sta terminando la sua crescita e si ha una più affidabile percezione di cosa sia diventato, dei suoi limiti e potenziali; sono state conquistate delle autonomie concrete, sia in termini capacitativi che emotivi, anche nel rapporto con i genitori; sono stati messi in discussione i valori, familiari e comunitari;  si sono formate delle alleanze con il gruppo dei pari e delle identificazioni sociali, nonché le prime esperienze sentimentali. 

Ora il giovane adulto è alle prese con il completamento di nuovi processi. La separazione dai genitori non è più solo simbolica, ma necessita di diventare concreta, fisica. Sente il bisogno di avere uno spazio personale, una dimora più o meno lontana da mamma e papà in cui sperimentare nei limiti delle proprie possibilità una vera e propria indipendenza. 

Se l’adolescente è riuscito a dotarsi di una propria identità e di propri ideali, allora il ventenne è pronto ad affrontare il mondo esterno, palcoscenico dell’incontro e dello scontro con gli altri, con i quali può scegliere di competere o cooperare per favorire un processo generativo. Mette a punto i propri talenti, ambizioni e mete, e sviluppa un’articolata capacità riflessiva ed autoriflessiva, necessaria per l’accesso ad un pensiero critico e libero da condizionamenti. 

Inoltre, è alla conquista di un suo posto nel mondo. Infatti deve capire chi è per davvero, quale lavoro fare, dove e come investire al meglio le proprie energie; deve anche decidere se e in che forma costruire una famiglia. Il suo successo sarà ora misurato dalla sua capacità di guadagno e dal suo ruolo sociale. 

Non cerca più infine di rispecchiarsi nell’altro, trovando nel suo sguardo il proprio valore, ma piuttosto investe il suo amore in una persona a lui complementare, che completi la sua incompletezza, così da creare insieme qualcosa di più ricco e duraturo. 

Tutti questi aspetti sono strettamente connessi tra loro e si influenzano reciprocamente. Il mancato  raggiungimento di uno o più di essi potrebbe ostacolare l’individuo nell’acquisizione dell’adultità e causare forti stati di malessere e insoddisfazione. Diventa così importante dare significato ai propri vissuti, ricostruendo i motivi che hanno portato alle difficoltà e alle conseguenze che essi comportano, così da riprendere il proprio progetto di realizzazione personale.  

Bibliografia 

Giacobbi, S. (2009). Peter e Wendy. Psicoterapia psicoanalitica del paziente giovane adulto.  Milano – Udine: Mimesis Edizioni. quet nunc.

Scritto da Daniele Angeli

Giovani Adulti

13/11/2024

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