di Roberta Bara
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L’anoressia e la bulimia sono disturbi che non riguardano solo il corpo, ma esprimono una sofferenza interiore profonda, radicata nei sentimenti e nelle emozioni non espresse. Chi soffre di queste fatiche cerca di gestire un conflitto psicologico attraverso il controllo dell’alimentazione, spesso per sfuggire a un malessere che non riesce a comunicare in altro modo.
L’anoressia, può derivare da un’auto-percezione distorta, per cui l’individuo si vede sempre troppo grasso e vive con una paura irrazionale di ingrassare.
La bulimia, invece, può manifestarsi in episodi di abbuffate seguite da tentativi estremi di “compensazione”, come il vomito o l’uso di lassativi.
In entrambi i casi, il corpo diventa il terreno su cui si proietta un conflitto, che può essere affettivo ed emotivo in risposta a situazioni difficili, come una bassa autostima, il bisogno di accettazione o la difficoltà a comunicare i propri stati d’animo. In molte situazioni l’adolescente che soffre di un disturbo alimentare non sa come gestire il proprio dolore o le proprie paure e il corpo diventa il mezzo per esprimere, mediare o nascondere tutto questo malessere. Il peso e le forme sono visibili e misurabili, si possono quindi controllare.
L’anoressia può essere vista come un tentativo di “scomparire” o di ridursi a nulla per non essere visti, mentre la bulimia, con le sue abbuffate incontrollabili, riflette la difficoltà di gestire il senso di colpa e le emozioni represse. Per queste ragioni, nel lavoro terapeutico è fondamentale non solo trattare il corpo, ma bisogna anche affrontare e comprendere il dolore affettivo sottostante. Inoltre, bisogna aiutare la persona a trovare modi alternativi per gestire e comunicare ciò che sta provando, senza farne una questione di peso o controllo.
In fondo, l’anoressia e la bulimia sono segnali di una sofferenza che merita di essere ascoltata e trattata in modo globale, comprendendo le emozioni, i pensieri e le difficoltà interne che l’adolescente vive.
Bibliografia
Grimoldi, M. (2008). Adolescenze estreme. I perché dei ragazzi che uccidono. Milano: Giangiacomo Feltrinelli Editore.
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