La trappola di Narciso

di Roberta Bara

Tempo stimato di lettura: 5 minuti.

L’adolescente di oggi è spesso intrappolato tra due dimensioni contrastanti: da un lato, una spavalderia che lo spinge a mostrarsi forte e sicuro di sé, dall’altro una fragilità interiore che fatica a esprimere.

Questo conflitto, che è al centro del processo di crescita adolescenziale, si riflette in un narcisismo, che non è solo un amore eccessivo per sé stessi, ma una risposta psicologica a una serie di esperienze che segnano l’infanzia e l’adolescenza. Il narcisismo nasce, infatti, come un tentativo di proteggersi dalla paura di non essere amati o riconosciuti per quello che si è veramente.

Spesso, il bambino cresce in ambienti dove viene data eccessiva importanza all’apparenza; i complimenti ricevuti per il suo aspetto fisico e/o le lodi per i suoi successi visibili, possono togliere però l’attenzione ai suoi sentimenti e alle sue emozioni. In questo modo, l’immagine che il giovane costruisce di sé è quella che vedono gli altri, e ciò lo rende sempre più distante da sé stesso; per affrontare questa distanza si rifugia così in una forma di autocelebrazione che lo allontana dalla possibilità di esplorare la propria vulnerabilità.

In adolescenza, questo processo può intensificarsi. La ricerca di identità è al centro della fase evolutiva, e l’autostima si costruisce principalmente attraverso l’interazione con gli altri. Quando però il giovane non ha imparato a guardarsi dentro e a riconoscere le proprie emozioni, l’unico modo che ha per sentirsi valido e visibile è attraverso l’immagine che proietta nel mondo esterno. L’apparenza diventa così una maschera con cui si protegge dalle sue paure. Il bisogno di approvazione diventa fondamentale e crea una sorta di dipendenza dai giudizi esterni, che trova terreno fertile nel mondo dei social media, attraverso like e commenti.

Questa dipendenza dall’immagine e dalla visibilità è il sintomo di una fragilità emotiva che non trova altro modo di esprimersi se non attraverso un’esibizione esterna. Il giovane narcisista non è solo una persona che si ama troppo, ma qualcuno che, in fondo, ha paura di mostrarsi vulnerabile e di non essere accettato per quello che è veramente. La sua sicurezza apparente è, in realtà, una difesa contro il timore di essere rifiutato e/o ignorato/non visto.

In questo scenario, i social media diventano il palcoscenico dove l’adolescente può costruire una persona “perfetta”, e questo non fa che alimentare un profondo senso di insoddisfazione e solitudine.

Il narcisismo nasce, quindi, anche in risposta ad un vuoto emotivo e il giovane rischia di rimanere intrappolato in un circolo vizioso, in cui l’approvazione degli altri diventa l’unica misura del suo valore.

Tuttavia, non si tratta di una condanna definitiva: può essere una fase, una tappa nel processo di crescita dell’adolescente, che può evolvere in qualcosa di più sano e profondo.

La chiave sta nella capacità di imparare a conoscersi, accettare le proprie fragilità e costruire relazioni autentiche. Il cammino verso una sana autostima non passa dalla ricerca incessante di conferme esterne, ma dalla consapevolezza di sé e dal coraggio di essere vulnerabili, di mostrarsi per quello che si è, senza temere di essere rifiutati. Solo così l’adolescente può superare il narcisismo e costruire un’identità solida e autentica, dove l’immagine riflessa non è più l’unico valore, ma solo una parte di sé che si arricchisce di emozioni vere, relazioni sincere e una consapevolezza profonda del proprio valore.

Bibliografia

Pietropolli Charmet, G. (2010). Fragile e spavaldo. Il ritratto dell’adolescente di oggi.  Bari – Roma: Gius. Laterza & Figli Spa.eme. I perché dei ragazzi che uccidono. Milano: Giangiacomo Feltrinelli Editore.

Scritto da Daniele Angeli

Adolescenza | autostima | Corpo | Crescita | Falso sé | Fragilità | Giovani Adulti | identità | Narcisismo | Psicologia | Social

30/01/2025

Ti potrebbero piacere anche…

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *